Il 15 marzo a scuola ci sono stati i giochi matematici a cui hanno partecipato gli alunni che ritenevano di avere i numeri per misurarsi con questa sfida.
Della nostra scuola hanno partecipato 45 ragazzi tra 1° e 2° media su 24914 di tutta Italia e 12 di 3° media su 13613.
Abbiamo pensato di fare alcune domande all’organizzatrice dei giochi matematici della nostra scuola, la prof.ssa Aina:
Pensa che i ragazzi abbiano trovato difficoltà durante i giochi?
Si, perchè sono molto difficili e non sempre inerenti al programma, ci vuole capacità di ragionamento e abilità intuitive.
Quante erano le domande?
30 domande divise in tre gruppi: 10 facili, 10 medie e 10 più difficili, ciascun gruppo con un punteggio diverso.
Chi ha ottenuto i risultati migliori?
C’erano 2 categorie, una per alunni di prima e seconda, chiamata Benjamin, e l’altra per le terze medie e prime superiori, chiamata Cadet. Nella prima categoria è arrivata prima della nostra scuola Camilla Ielmini di 1A e primo della categoria Cadet Hervè Afnham di 3B.
Complessivamente come pensa si sia classificata la nostra scuola?
Molto bene, in una posizione medio-alta.
Scorrendo le classifiche, quali altre osservazioni le sono venute in mente?
La partecipazione è stata principalmente femminile. Ritengo che esserci classificati entro la prima metà dei classificati (entro i primi 10’000) nella cat. Benjamin sia già un ottimo risultato.
Ma cosa ne pensano i ragazzi? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro.
“Sapevo già di che cosa si trattava e mi sentivo pronta”. ci ha riferito Camilla Ielmini di I A, impegnata nella Categoria Benjamin; “Le prime domande erano facili, mentre le ultime sono state più impegnative”.
Potrebbe essere stata una buona prova per affrontare meglio gli esami per i ragazzi di terza, abbiamo pensato. “No, direi di no” ci ha risposto Hervé Afnaim di III B “non mi sentivo insicuro verso gli esami prima e non lo sono ora”. “Non particolarmente, dato che sapevamo che non influivano sulla media scolastica” conferma Sara De Preto di III A.
Quanto alla preparazione ricevuta a scuola, specialmente per le domande più facili, sia secondo Sara che secondo Hervè, dato che ci ha detto che i quesiti gli sono sembrati facili e non ha avuto problemi a fare dei ragionamenti a volte anche un po’ complicati.
Non resta che aspettare l’appuntamento del prossimo anno.
(Nicoletta Rava, Alice Sanarico, Alice Di Donato)