Grande attesa a scuola per la replica dello spettacolo che le classi IA, IE e IF hanno portato in scena al teatro Martinitt per il progetto legato all’attività del Museo dei Martinitt e delle Stelline. Lo spettacolo sarà infatti riproposto alla scuola, ancora non si sa se il giorno 5 o 8 durante le lezioni della mattina, per conbsentire a tutte le scuole di applaudire i propri compagni.
A quanto pare ai “piccoli attori” questa attività è piaciuta e li ha coinvolti molto, come abbiamo dedotto dall’intervista che abbiamo fatto ad una loro, ma anche attraverso le parole della Prof. Morrone, che ha proposto loro il progetto e degli educatori inviati dal Museo per aiutare i ragazzi nell’allestimento.
Prof.ssa Morrone, pensa sia piaciuta questa attività ai ragazzi?
Si, è piaciuto molto, sopprattutto perchè lo hanno interamente creato loro.
Da chi è partita questa idea?
Dal museo. Sin dall’inizio dell’anno era prevista un’attività.
Pensa che il tempo “perso ” per i preparativi sarebbe stato meglio sostituirlo con le solite lezioni?
No, per niente. Credo che i ragazzi abbiano imparato molto in queste ore.
Entusiasta dell’attività ci è parsa Chiara Gramegna di I F
Ti è piaciuto questo progetto?
Si, molto.
Cosa ti è piaciuto di più del lavoro, tu che ruolo avrai nello spettacolo?
Un po’ tutto il lavoro fatto. Io ho scelto di non apparire in scena perchè sono timida e perchè non ho mai fatto teatro.
Ma come si sono posti gli educatori nei confronti dei ragazzi? Lo abbiamo chiesto a Monica Boghi
In generate trovate che sia facile appassionare i ragazzi con questa attività?
Si’, spesso abbiamo ottimi risultati. Io per esempio ho degli allievi che scelgono di rimanere a teatro non un’ora sola ma due.
Chi vi ha contattati per affidarvi questo progetto?
La responsabile del museo dei Martinitt e delle Stelline.
Quali sono le difficoltà di svolgere questo lavoro con ragazzi che non fanno teatro?
A volte alcuni mostrano comunque di essere molto dotati, pur non avendo mai fatto teatro prima, altre volte ci è capitato di notare il talento di alcuni che già hanno fatto qualche corso. E’ sempre una bella sfida.
(Giada Violanda e Maia Azikri)