Vacciago: inchiesta (parte 1) sugli educatori

Alex

All’inizio di novembre le classi 2 A, 2 B e 2C sono state a Scuola Natura a Vacciago. Durante quella settimana siamo stati costantemente in compagnia dei nostri bravissimi educatori. Spesso ci siamo trovati a fare loro domande per conoscerli meglio, quindi un giorno abbiamo pensato: perché non fare loro un’intervista e pubblicarla sul blog per tutti coloro che sono curiosi come noi?

Ne è venuta fuori una  piccola inchiesta che abbiamo suddiviso per nostra comodità  in due parti: quella riguardante gli educatori e quella delle educatrici. Ecco quello che abbiamo scoperto  per quanto riguarda la sessione maschile.
Non sono tutti arrivati a Vacciago nello stesso periodo, infatti il primo a cominciare è stato Giorgi0 che ci lavora da 14 anni, seguito da Alex con i suoi 12 anni di lavoro ed infine da Cristian che è a Vacciago da 7 anni.

A tutti piace il loro mestiere, ma per motivi  diversi: a Giorgio perché lo considera come una missione divertente grazie alla quale conduce una vita sana e può conoscere molte persone, inoltre ha il vantaggio di mantenere vivo il bambino che è in lui (sebbene a volte sia consapevole di farne risentire il suo lato adulto); ad Alex piace perché può giocare, divertirsi e lo pagano per farlo; a Cristian perché crede nei gesti che creano il futuro, perché da una piantina può crescere un bosco e gli piace l’ idea di poter contribuire alla crescita del bosco, inoltre è convinto di poter imparare dai ragazzi molto più di quello che insegna loro lui.

Giorgio

Quando abbiamo chiesto loro qualcosa dei contro, ci ha colpito quello che ci ha detto Alex. Gli abbiamo infatti suggerito se potesse essere un contro il fatto di lavorare qualche volta con ragazzi difficili, ma lui ha detto che non lo è affatto. “E’ come quando si va dal meccanico con una ruota bucata. Lui non si può lamentare di dover riparare una ruota bucata perchè è lì per quello. I ragazzi difficili sono proprio quelli che noi abbiamo il compito di cercare di riparare…”

Vacciago è stata scoperta per caso da tutti, ad esempio Alex ha saputo che vi cercavano personale, Cristian, che lavorava in una comunità di minori, si è  trovato senza lavoro quando gli è scaduto il contratto e quindi Fabio, il coordinatore di Vacciago, gli ha mandato una email segnalandogli che la sua Casa Vacanze ere in cerca di personale e dopo un’estate di lavoro ha capito che era al posto giusto e così è rimasto, Giorgio invece lavorava in una  Casa Vacanze in Liguria come bagnino, poi come educatore e, quando gli è stata segnalata Vacciago e vi si è trasferito.

Tutti loro, nonostante apprezzino lavorare con i ragazzi di tutte le età, preferiscono lavorare con i ragazzi delle medie, Cristian ci ha detto: “Le persone sono come dei bicchieri e le esperienze le riempiono. I ragazzi della vostra età sono pieni a metà ed è più facile riempirli di cose buone, ma più si cresce, più è difficile riempire il bicchiere”. Infatti due di loro hanno avuto un’ esperienza positiva con dei ragazzini: Alex  ricorda un ragazzo che sapeva fare il cubo di Rubik e che in tre giorni gli ha insegnato a farlo a insegnarlo: Giorgio ne ricorda uno che si sarebbe potuto definire uno sfigatello che poi si è scoperto molto bravo a cantare De André, una abilità che lui ha portato alla luce aiutandolo a rendersi più popolare con i compagni. “Quando la mamma lo è venuto a prendere aveva un regalo per me: suo figlio le aveva fatto comprare un cd di De André per regalarmelo”. A Cristian è capitato di incontrare una ragazza che aveva problemi a rapportarsi con gli altri e che si dimostrava sempre arrabbiata e quindi ha deciso di aiutarla, riuscendo lentamente a farle capire che nella  vita ci vuole coraggio e che ci possono essere modi diversi di reagire alla rabbia che abbiamo dentro.

Christian

Volevamo sapere perché avessero dato dei nomi così particolari alle stanze e ce ne siamo fatti spiegare il motivo, scoprendo che la stanza Super Sayan si chiama così in onore del disegno di Goku che vi è appeso, la stanza ovale ha questo nome per la forma del tavolo che vi è al centro, mentre l’Area 51 prende il nome dall’omonimo  laboratorio situato nel deserto del Nevada, un importante osservatorio astronomico noto per diverse apparizioni aliene.

Chiedendo loro quale fosse la loro attività preferita abbiamo capito che Cristian preferisce la serata horror, di cui Giorgio è il creatore, mentre Alex ama passeggiare nel bosco almeno quanto adora la serata Stellarium, infatti è lui a presentarla.

Gli insegnanti sono strani  a volte, lo sappiamo tutti, lo sanno anche Cristian, Giorgio e Alex, infatti è capitato loro di avere delle situazioni difficili quando ci si è trovati di fronte a mertodi educativi molto diversi, anche se, come spiega Giorgio, si cerca sempre di confrontarsi e anche quando questo non sembra possibile, in fondo la convivenza dura solo una settimana…

Vi ringraziamo per aver letto il nostro articolo e  ringraziamo Alex, Giorgio e Cristian  per la loro disponibilità e gentilezza.

(Ulrike Lanting, Alessia Xiang Ting, Camilla Radaelli)

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