Questo Natale è stato speciale perché la professoressa Mele ha decorato un albero di Natale con delle lettere scritte da noi con i nostri buoni propositi.
Ecco qualcuno dei pensieri emersi in queste letterine scritte dai ragazzi dei corsi A e C.
Qualcuno con poca fantasia ha giocato con l’originalità:
“Caro Babbo Natale,
quest’anno prometto di non fare promesse…
Con affetto
P.S non preoccuparti adesso non mi viene in mente niente altro…”
Qualcun altro si è mostrato più ragionevole:
“Caro Babbo Natale
Prometto che sarò credente e “non” cattivo.
Prometto che non assumerò alcolici.
Prometto che sarò cauto a parkour così non mi romperò più le ossa,
Prometto che rispetterò i Prof., prometto che non assumerò troppo Kebab.”
Ecco invece un pensiero un po’ “egoista” e presuntuoso:
“Caro Babbo Natale,
La mia promessa è che farò il bravo, ma in cambio voglio che fai stare un po’ zitte tutte le femmine della 1°A e che mi dia una fidanzata.
Questo ha molti desideri:
“Caro Babbo Natale”
prometto di comportarmi bene
Trattenermi dai compagni che mi provocano,
vorrei avere una vita felice
vorrei avere un cellulare touch , furby,otto il maialotto e un mp3 touch.
vorrei riavere il bene di mia sorella
non trattare male i mie genitori e soprattutto non litigare con mia mamma che e in più di vita.
Questo ha espresso un buon desiderio sul suo fratellino.
“Caro Babbo Natale,
prometto di diventare un cuoco,
vorrei che il mio fratellino impari a parlare e a camminare.”
Questo si lamenta un po’ di una sua compagna.
“Caro Babbo Natale,
ti chiedo tanta felicità e che la mia compagna di classe non prenda più a calci il mio zaino e non prenda in giro il mio tic . Ti prometto che farò il bravo (anche se lo sono). Grazie di cuore.”
Queste ultime promesse sembrano molto solenni.
“Caro Babbo Natale,
quest’anno prometto:
-di non litigare più con mia sorella e con le mie amiche per cose inutili;
-di dire quello che penso e non soffrire temendomi le cose dentro;
-di impegnarmi un po’di più a scuola.
Pometto solennemente.”
Insomma le promesse sono state tante, chi sa se sono state mantenute.
(Luigi Jin Feng, Maria Wang, Andrea Perini, Len Anzai)