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Questo film è ambientato a Palermo e ha come personaggi Arturo (il protagonista), Flora (la sua innamorata), le vittime della mafia (Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e molti altri…) e i mafiosi.
La vicenda si svolge a Palermo negli anni 80-90, La città è soggetta a continui omicidi e attacchi terroristici da parte della mafia. Arturo è un bambino palermitano che, crescendo, imparerà a conoscere questa triste realtà. Vede infatti molti poliziotti e commissari, suoi amici, morire per mano della mafia, che ormai sta corrompendo molte persone (tra cui le più influenti). Sarà proprio l’ uccisione dei magistrat, Falcone e Borsellino ad aprire gli occhi alla città, alla regione e persino all’ intero stato. In una delle manifestazioni dei cittadini per partecipare ai funerali delle vittime, Arturo rincontrerà Flora, l’ amore della sua vita. I due avranno poi un figlio e Arturo deciderà di non commettere lo stesso errore del padre: insegnerà al bambino a riconoscere la mafia attraverso le sue numerose facce.
Questo film ci insegna a riconoscere la mafia, ci fa capire che è dappertutto e che dobbiamo avere tutti il coraggio di affrontarla. Inoltre, come ha detto Nando Dalla Chiesa nell’incontro che si è tenuto qui a scuola, “La vera forza della mafia sta fuori dalla mafia”.
A noi è piaciuto molto, soprattutto perché racconta la mafia attraverso gli occhi di un bambino che, nonostante l’indifferenza dei genitori, impara a conoscerla e decide di combatterla la mafia.
(Giorgia Romanelli, Annamaria Casanova)