Il giorno 11/03/16 la classe 1b è andata al Museo Martinitt con le professoresse Lamonaca, Mainardi e Leonardis.
Appena siamo arrivati, la nostra guida ci ha accompagnati nella stanza degli archivi e ci ha spiegato la storia degli orfanotrofi dei Martinitt (bimbi maschi) e delle Stelline (bimbe femmine), nato nel 1532 e attivo fino alla metà del ‘900, dove venivano ospitati bimbi orfani di uno o tutti e due i genitori, a cui veniva assicurato vitto, alloggio e istruzione.
Oggi il palazzo che ospitava i Martinitt è diventato appunto un museo, dove gli archivi dell’orfanotrofio sono tutti consultabili in modo interattivo: ci sono alcune stanze con dei monitor touch che fanno vivere la storia dei Martinitt e delle Stelline. Poi siamo entrati in un’aula ricostrita come quelle in cui i Martinitt facevano lezione, su ogni tavolo, al posto del calamaio, c’erano due bottoni: A e B, che abbiamo usato per rispondere alle domande che ci ha rivolto un insegnante virtuale, dopo averci spiegato la lezione. Poi abbiamo proseguito per un’altra stanza in cui si timbravano dei fogli interattivi che a ogni timbro cambiavano immagine. Infine abbiamo visto un’altra sala con gli strumenti di lavoro che venivano insegnati agli orfani per dare loro una professione. Sul tavolo centrale c’erano dei ferri da stiro che potevano essere utilizzati per stirare abiti che magicamente alla fine diventavano documenti sulla vita delle Stelline.
Dopo la visita siamo andati a fare un laboratoriom sul lavoro del notaio medievale. La guida ci ha prima spiegato che cosa faceva questo importante personaggio del medioevo e poi ci ha fatto lavorare, come i notai facevano allora, con la scrittura antica.
Ci dato un cappello di carta e un camice verde, e poi un pennino con l’inchiostro. Ognuno poteva scrivere quello che voleva, per esempio il proprio nome, o anche disegnare. Questa esperienza è stata una delle migliori fatte a scuola.Ci è piaciuta molto.
(Rahma, Shahd, Sophie e Teresa, 1 B)