Siamo nella settimana di #Ioleggoperché e, anche quest’anno la nostra scuola è gemellata con la libreria Hellisbook di via Losanna, che si è impegnata a donare alla scuola un libro per ogni libro acquistato e donato dai suoi clienti.
Abbiamo intervistato per questa bella occasione la proprietaria della libreria Elisabetta Pacillo.
Perché ha scelto questo lavoro?
Tanti anni fa lavoravo nel settore farmaceutico, poi ho avuto una folgorazione: anche le parole possono, come i medicinali, fare del bene, essere curative. E visto che anche le parole sono strumenti come gli attrezzi di laboratorio, ho deciso di aprire un luogo dove la parola avesse spazio, potesse dispiegare tutta la sua potenza. Ma visto che rimango un po’ chimico di fondo, mi piace vedere gli effetti che combinazioni diverse di parole sortiscono. In altri termini le parole non godono della proprietà commutativa, cambiando l’ordine si cambia anche il senso. E questo mi diverte!
Ha molti clienti? Sono per la gran parte ragazzi o adulti?
Se lo chiedeste al commerciante, i clienti non sono mai troppi. Se lo chiedeste al libraio, li nominerebbe uno ad uno con tanto di lista di libri scelti nell’ultimo semestre, Se me lo chiedeste quando sono sui registri a fare i conti del mese, vi direi che due sono pure troppi… La maggior parte sono adulti. Ma diversi ragazzi ci sono affezionati.
Quanti libri vende in media in un mese?
Dipende dal mese. Ad agosto pochi, forse 100, a dicembre 2000 forse di più.
Da quanti anni partecipa a #ioleggoperché?
Dalla prima edizione, mi sembra nel 2015. Ricordo ancora chiaramente il primo sabato, nessuno sapeva bene come funzionasse. Poi i ragazzi ospiti di quella giornata, iniziarono ad intervistare i passanti. Chiedevano loro perché leggessero, e la risposta veniva segnata su un post.it che poi veniva appiccicato sulla vetrina del negozio. Alla fine della giornata ce ne erano davvero tanti, ma alla fine della settimana, dopo che tutte le scuole fecero lo stesso, la vetrina era praticamente oscurata. Era magnifico, un trionfo di colori che alcuni turisti hanno usato come sfondo per farci la foto!!.

Perché ha deciso di parteciparci?
Mi piace l’idea che il quartiere venga coinvolto nelle questioni che riguardano le
scuole di zona. Con tutta probabilità sono le scuole che hanno frequentato o che
frequentano figli o nipoti. Lo trovo un bel gesto, di speranza, di sensibilità, di attenzione che ogni comunità dovrebbe coltivare.
Quale è il genere di libri più venduto in questo periodo?
I romanzi, da noi lo sono sempre.
Qual è il primo libro che le viene in mente da consigliare a ragazzi tra gli 11 e i 14 anni?
Avventura. E’ l’unico genere che consiglio. L’avventura crea immaginazione, anzi la spalanca. L’orizzonte si allunga, compaiono scenari inimmaginabili. Scopri che la tua mente può, più di quanto credi. E ti viene il sospetto che il giorno non finisca con la notte. Fantastico, mi sono emozionata solo a scriverlo! London, leggete Jack London “Il richiamo della Foresta”.
Qual è stato il libro più venduto nella Hellisbook?
“Open” di Agassi , il tennista. Una storia durissima. La soddisfazione passa sempre e solo dalla fatica. Senza fatica non c’è successo.
Qual è il suo libro preferito?
Ah ma che domanda?!?! E’ come chiedere a Ronaldo qual è il gol che gli è rimasto nel cuore! O a Cannavacciuolo il piatto preferito! Non posso dirvelo, non vorrei che gli altri ci rimanessero male. Guardate che i libri sono permalosi: o li nomini tutti o nessuno. Comunque i libri dove l’autore riesce a raccontare la realtà in modo insolito. E’ bello quando un libro ti coglie di sorpresa.
Ci racconta un episodio particolare accaduto nella sua libreria che l’ha particolarmente colpita?
C’era un tizio che, anni fa, veniva spesso in negozio alla pausa pranzo. Talvolta solo o con la moglie, entravano, salutavano e facevano un giro senza mai acquistare nulla. Più volte gli chiesi se avessero bisogno, ma con garbo mi dicevano di no continuando il loro giro. Poi dopo un po’, forse dovendo giustificare il fatto che guardavano e non compravano mai, alla mia richiesta di “ Avete bisogno di aiuto?” mi rispose, candido e vellutato come la pelliccia di foca antartica “ Grazie, facciamo solo un giro per conoscere le novità . Poi i libri li compriamo su Amazon, non siamo mica fessi. Lì costano meno”. Al ché la moglie gli tira una gomitata nelle costole da lasciarlo senza fiato. Morale: lui è uscito piegato su un fianco, io sono rimasta basita per 10 minuti. Da quel giorno però non li ho più visti…
Come sta vivendo questo periodo particolarmente difficile per il Covid?
Anche qui la chimica mi è tornata in aiuto. Prendere decisioni in una realtà piccola come Hellisbook può risultare facile. Perchè siamo in pochi e una volta studiata una soluzione i cambiamenti avvengono nell’arco di un giorno. Quando abbiamo capito a marzo che le cose sarebbero andate per le lunghe , abbiamo deciso di portare la libreria a casa delle persone. Abbiamo realizzato dei video con suggerimenti di lettura, facevamo le consegne a domicilio (queste le facciamo ancora oggi) e abbiamo attivato il nostro negozio on line. Insomma non ci si ferma mai.
L’anno scorso alcune librerie hanno fatto servizio consegne a domicilio, anche la Hellisbook si è organizzata così?
Ecco , l ho anticipato nella risposta precedente. Si abbiamo iniziato a marzo e stiamo continuando ancora oggi. Tanta gente non riesce ad uscire di casa o fa fatica. Allora andiamo noi. Con la Helli’s bike nessun luogo è irraggiungibile.(quasi).
Dopo questa bella chiacchierata, non resta che andare a visitare questa splendida libreria e acquistare libri per sé e per la biblioteca della nostra scuola
(Stella, Michele, Hilary)