Una gita che non dimenticheremo facilmente, quella del febbraio scorso che ha coinvolto le classi III D, C, E, ecco il resoconto che ci è arrivato dai ragazzi della III D.
Arrivati a Berlino il 14 febbraio, abbiamo subito iniziato la visita della città partendo da Alexanderplatz e dall’East Side Gallery, dove abbiamo incontrato la III C e la III E. Vedere il muro tutto dipinto da graffiti fa uno strano effetto perchè, se si pensa a cosa esso rappresentava, sorge spontaneo chiedersi il motivo di quei graffiti così colorati; in realtà essi, con i loro colori vivaci, vogliono proprio esprimere il senso di gioia che le persone provarono quando finalmente questo simbolo di divisione crollò, il 9 novembre 1989.
Nei giorni successivi, grazie all’efficiente rete metropolitana, ci siamo spostati per tutta la città, visitando così Babelplatz, la Porta di Brandeburgo, il Reichstag, il Memoriale per le vittime dell’Olocausto, i Bunker nei sotterranei della città, Potsdamerplatz, il Pergamo Museum con accanto il Duomo e infine la zona del Check Point Charlie (zona militarizzata che metteva in comunicazione Berlino Est con Berlino Ovest) dove si trova anche il Museo del Muro.
La mattina dell’ultimo giorno, dopo aver salutato le altre terze, ci siamo diretti al Campo di concentramento di Saschenausen che si trova poco fuori Berlino; l’aria che si respirava era tetra, cupa, e il paesaggio era alquanto sconcertante. Entrare nei lager dove le persone vivevano in condizioni pietose, percorrere i viottoli del campo e vedere le baracche dove i prigionieri venivano sterminati, ci ha fatto riflettere su come, per via di qualche caratteristica fisica o una religione diversa da quella permessa dalla dittatura, le persone venissero torturate e uccise.
I tre giorni trascorsi a Berlino sono stati carichi di emozioni, soprattutto per il fatto che, vedendo oggi la città come una normale meta turistica, sembra strano pensare che solo tempo fa sia stata una città piena di conflitti e di stermini.
(La 3D)
Bellissimo ricordo
da quello che sento dire dai miei amici che non vanno alla puecher direi che solo noi abbiamo delle gite così belle e interessanti!