Barcellona by night

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Barcellona, città stupenda, soprattutto di notte… Ebbene sì, perchè noi ragazzi delle terze A, B ed E dobbiamo ammettere di esserci divertiti di più di notte in albergo che di giorno in giro per la città…

In particolare il giorno prima della partenza noi ragazzi avevamo trovato un accordo su come trascorrere la nostra ultima notte a Barcellona.

Tutti noi siamo infatti rimasti svegli fino all’orario concordato, quando avremmo dovuto incontrarci in una delle camere per trascorrere la notte insieme. Peccato che le nostre adorabili professoresse, avessero intuito bene le nostre intenzioni, rimanendo infatti a sorvegliare i corridoi anche oltre l’ora fissata, nella speranza che ci addormentassimo, speranza vana….

Noi ragazzi, che eravamo stati altrettanto lungimiranti, avevamo infatti nel frattempo rimandato di due ore l’appuntamento.

Eppure, al momento dell’uscita dalle stanze, due sfortunati fanciulli sono accidentalmente rimasti chiusi fuori dalla propria camera perché la tessera magnetica che serviva per aprire la porta non funzionava più.

Panico quando la Prof. Limontini, soprannominata per l’occasione “la sbirra”, è comparsa improvvisamente nel corridoio per controllare cosa stesse accadendo. I due sfortunati, spaventati, si sono rifugiati nella prima stanza libera disponibile, cercando un pertugio comodo per un accampamento che si prefigurava piuttosto lungo.

Ma la professoressa alla ricerca dei fuggitivi ha subito fatto irruzione proprio nella stanza dove i due sfortunati si erano nascosti.

Subito i nascondigli hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza: uno dei due veniva infatti subito scovato dalla professoressa, l’altro, che si era chiuso dentro un armadio, intuendo quanto la situazione fosse tragica, dedideva di “costituirsi spontaneamente”, riuscendo a impietosire l’anima vigile della donna, che decideva, chiudendo un occhio, di limitarsi a rispedire i due sventurati nella loro stanza, dopo aver chiamato un uomo dello staff dell’albergo per riaprire la porta.

Tutto volgeva al termine, l’idea dei ragazzi di passare insieme una “notte bianca” era stata sventata ma… solo in parte, infatti i ragazzi erano ancora svegli anche se non proprio nel modo che avevano programmato!

Barcellona ci manchi!

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(Andrea Imperatrice, III E, con la collaborazione speciale di Riccardo Cortesia, III B)

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