All’inizio di gennaio è venuta a scuola per raccontarci la sua esperienza di blogger la Silvia Geroldi, scrittrice di libri per bambini, che gestisce da anni diversi blog.
E’ stato interessante poterci confrontare con una “vera” blogger che ha scelto nella sua vita di dedicare tanto tempo a questa forma di comunicazione, così le abbiamo fatto tante domande, di cui vi pubblichiamo un estratto.
Quando ha iniziato a scrivere in un blog?
Circa 6 anni fa, poco dopo che è nata mia figlia. Allora mi sono ritrovata a trascorrere molto tempo in casa e mi è venuta in mente questa possibilità. All’epoca c’era un gran boom di blog di neo mamme che parlavano dei problemi e delle gioie legati ad avere bambini piccoli, ma io, che sono sempre stata anticonformista, ho deciso di scrivere di tutt’altro.
Così è nato Me as a chair, un blog in cui andavo a chiedere alle persone che sedia volessero esserecosì, che ne sono nate molte interviste interessanti. Un altro esperimento che mi è venuto in mente è stato quello di giocare con la poesia in rete, utilizzando una forma poetica giapponese che si chiama haiku e invitando chiunque a partecipare, ne è nato Haiku, seduti sotto la luna che gestisco solo, dato che a scriverci sono tutti quelli che vogliono partecipare. L’ultimo blog, invece, All’ombra, è un mezzo che uso per promuovere le mie attività: i miei libri, dato che poi mi sono messa anche a scrivere storie per bambini, i laboratori che porto in giro, ecc.
Come si sentirebbe se le akerassero il blog?
Mi sconvolgerebbe totalmente, perché perderei un po’ il mio diario. Comunque ogni tanto faccio copie di bakup del mio blog e quindi in parte è salvo.
Quanto guadagna con i suoi blog?
Io ho scelto di non guadagnare niente, perché quando un blog è commerciale, deve necessariamente fare delle scelte che lo rendono meno libero. Io invece voglio essere libera di scrivere solamente le cose che mi piacciono
Quante sono le visualizzazioni delle sue pagine?
Non le guardo praticamente più, perché mi sono resa conto che in fondo non mi interessano. Mi interessa che mi seguono alcune persone in particolare, come alcuni editori, altri scrittori, ecc., anche perché da quando si va su Internet con il cellulare, i blog sono molto meno letti, la comunicazione sta cambiando, si guardano molto di più i social, come Facebook, Instagram, ecc. In effetti ormai molta della mia comunicazione passa anche attraverso quelli.
Cosa le piace della sua attività?
Il blog è come una scatola vuota che puoi riempire con i contenuti che vuoi e siccome la rete invece è piena di persone che riciclano contenuti, io ho al contrario il piacere di inventarmi ogni volta un messaggio che voglio dare. E’ questo il mio spazio di libertà e vi invito a fare altrettanto: non riciclate contenuti di altri, anche solo sui Social. Se avete qualcosa da dire, ditela a parole vostre.
E poi mi piace molto il fatto che la rete ti apre a contatti nuovi, ho conosciuto altri scrittori, editori, ecc.
Ha mai ricevuto proposte di pubblicità?
Si, ne ho ricevute tante, ma soprattutto ho ricevuto richieste di persone che magari volevano essere intervistate o comparire nel blog per promuovere loro stesse qualcosa. Anche in questo caso, il fatto che io non scriva in rete per guadagnare mi ha reso libera di valutare di volta in volta se accogliere le proposte o no.
Ci siamo diverti molto a fare quest’intervista e ci è piaciuta la disponibilità di Silvia Geroldi nei nostri confronti. Abbiamo imparato tante cose nuove e ci siamo sentiti un po’ più grandi.
(Dario, Davide, Giada)
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