La fabbrica delle parole

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La classe 2c per tre martedi di fila nel mese di gennaio è andata a fare un laboratorio alla Fabbrica delle Parole.
Al laboratorio ci hanno spiegato chi sono tutte le persone che lavorano  dietro alla produzione di un libro (ad esempio gli editor), e quanto tempo ci vuole per pubblicare un libro. Poi abbiamo incontrato uno scrittore (Giorgio Fontana) e gli abbiamo fatto delle domande sul suo mestiere e sul suo libro. Infinte abbiamo fatto  un laboratorio sulle rime, nel senso cha abbiamo inventato una poesia in rima più o meno come se dovessimo scrivere  una canzone rap, e poi abbiamo invece lavorato alla scrittura di una poesia che parlasse di noi e dei nostri gusti. Alla fine di tutti gli incontri ci fermavamo a mangiare in una panetteria.

Questo posto si trova sui navigli  in Alzaia Naviglio Grande.

E’ stata una bella esperienza che ci ha fatto sentire tutti poeti, come dimostrano le due poesie che pubblichiamo qui sotto:

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Io sono

Io sono il bosco della campagna verso il tramonto
con i miei migliori amici, con la brezza e un campo di grano.
Io sono le nuvole rossastre e i passerotti che cantano
io sono il rumore del vecchio tram
Io sono la fretta degli automobilisti che bevono troppo caffè
Io sono il profumo del bosco e quello delle lasagne di mia nonna
Io sono la rabbia quando qualcuno mi provoca
io sono scarponi da montagna, pantaloni militari e cintura
io sono la pioggia e il tramonto
Io sono il sogno di diventare un pilota di rally
io sono Daniel, Omar. M e Aurora.
Io sono allenarmi a football
io sono Arnold Schwarzenegger.
Io sono il mio coltellino, la mia tenda e la mia torcia
(Matteo)

Chiara in rima

Ciao a tutti,
sono un alieno abbastanza sereno,
che per andare sulla terra
a salvare gli uomini in guerra,
devo prendere il treno,
che di solito è pieno,
per poi passare dal mare
e mettermi a ballare.
Di pomeriggio mi scattò una lampadina:
mi è venuta voglia di una buona carotina.
Presi la macchina per andarla a comprare,
ma mi fermai per i tuoi piedi annusare.
Una puzza sentii fiorire
e il mio corpo vidi svenire.
Quell’odore mi fece impazzire
e la mia carotina vidi sparire.
(Chiara)

(Alice, Jade, Dennis)

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