Escape room a scuola

Alla scuola Puecher nello spazio Worm è stata creata un’ escape room, anzi due: ” La cella del monaco” e “fuga dal maniaco”. Ideatore di questo progetto è un ex alunno della nostra scuola: Leonardo Butera. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio.

Quanti ani hai?

16

Come ti è venuta in mente questa idea di creare un’escape room a scuola?

A furia di giocare a escape room in altri posti ho proposto questa idea alla scuola.

Sei felice che questo tuo progetto si sia potuto realizzare?

Si assolutamente. Sono molto fiero.

Chi ti ha aiutato in questa avventura?

Il Prof. Emilio Romano per la realizzazione pratica, ma anche il Prof. Aurelio Gurreri e la Prof.ssa Sara Ugolotti in fase di organizzazione, oltre ad alcuni miei amici, che mi hanno anche assistito nelle ore di apertura.

Sei fiero del progetto finito?

Si, dopo tanto lavoro e sforzo ho ottenuto quello che volevo e sono molto felice che la gente si diverta con questa mia iniziativa.

Quanto ci hai messo per progettare e costruire l’escape room?

Quattro/cinque mesi.

Ci sono stati momenti in cui avevi troppo lavoro da fare e hai pensato di mollare questa tua iniziativa?

Si perché essendo solo io e il Prof. Romano a lavorarci, a un certo punto ci siamo resi conto che c’erano ancora troppe cose da fare. In più è stato anche molto difficile incastrare l’apertura dell’escape con gli altri eventi che lo spazio Worm deve ospitare, come per es. lo spettacolo dei ragazzi che seguono il laboratorio di teatro a scuola. Quando ho proposto l’idea due anni fa non credevo sarebbe stata così difficile da progettare.

A che cosa ti sei ispirato?

A vari eventi che sono stati organizzati dalla scuola, per esempio il labirinto, oltre che ad alcune escape room a cui ho partecipato riuscendo a risolverle.

Qualche trucchetto per uscire dall’escape room?

Lavorare in gruppo, ascoltarsi tutti e pensare fuori dagli schemi.

Gli enigmi li hai inventati tu oppure sei stato aiutato?

Ho preso spunto da enigmi già visti, io li pensavo ed Emilio mi aiutava a realizzarli fisicamente, inserendoli nelle stanze.

Quale è stata la difficoltà più grande?

Non avere soldi abbastanza per realizzare il progetto e non avere tutto lo spazio che avevo in mente e che mi serviva.

Idee per il futuro?

Lavorare nel mondo dello spettacolo o come mago o come attore. Ho molte passioni come la musica, il teatro, la tecnologia e montare scenografie.

Cos’è la Puecher per te?

La Puecher è una scuola che offre possibilità in più rispetto alle altre. Sono tutti disponibili ad aiutarti nei tuoi progetti.

Lunedi 3 febbraio anche noi ci siamo cimentate con l’avventura dell’escape. Che dire? Molto divertente!

(Sara e Giuditta)

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