Dal 4 al 20 gennaio ci saranno le iscrizioni alle scuole superiori, un momento molto difficile per i ragazzi di terza media. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Giorgia Gallotta, una psicologa che si occupa di aiutare i ragazzi nella loro scelta.

Come ha scelto di dedicarsi al problema dell’Orientamento?
Non lo chiamerei proprio “problema”. E’ un momento importante per i ragazzi e mi piace
l’idea di aiutarli a cogliere questa occasione per riflettere su sè stessi.
In generale è un ambito che ho sviluppato nel tempo; dedicandomi molto a questa fascia
d’età è venuto naturale occuparmene.
In che modo aiuta ai ragazzi a decidere che scuola scegliere?
La cosa importante in questa scelta è prendere in considerazione tutti gli aspetti che la
compongono. Spesso ci si ritrova a guardarne solo alcuni (in quale materia vado meglio?
Cosa farò da grande? Dove vanno i miei amici?). Invece è importante creare un puzzle dove
tutti i componenti siano valutati in giusta misura, in modo da fare una scelta consapevole e il
più adatta a ciascuno. Gli ingredienti per una ricetta completa sono: le informazioni sul
sistema scolastico, le mie caratteristiche personali, le mie abilità (a scuola e non), i miei
interessi e desideri, le aspettative di chi mi conosce bene (parenti, professori, amici), i miei
voti, le mie idee sul futuro. Fare una buona scelta significa dosarli bene e trovare la ricetta
più adatta.
Quali sono i dubbi principali dei ragazzi che incontra?
Spesso i ragazzi pensano che sia la loro prima scelta, e questo li agita. In realtà le scelte si
fanno di continuo e a questa età si impara a farle meglio, tenendo conto di più aspetti
contemporaneamente. A volte si preoccupano delle aspettative dei genitori e hanno paura di
deluderli. Alcuni temono il giudizio degli insegnanti. Spessissimo hanno poco chiaro il
sistema scolastico e le differenze tra le tipologie di scuole. Questo è normale perché l’offerta
è molto complessa, ma informarsi bene è il primo passo per fare una buona scelta.
Che cosa possono fare i genitori per aiutare i loro figli nella scelta?
Stare accanto ai figli senza fare troppe pressioni. Le loro aspettative possono avere un peso
ma non devono essere troppo ingombranti. Dico sempre ai genitori di approfittare di questo
momento per conoscere i ragazzi che state diventando, di farvi tante domande, piuttosto che
darvi risposte.
Possono starvi vicino anche negli aspetti più pratici, come raccogliere informazioni, andare
con voi agli openday…ma è importante che non si sostituiscano a voi!
Quali sono gli errori che i ragazzi dovrebbero evitare in questa scelta?
Farla in solitudine: l’opinione di chi vi conosce può darvi degli spunti.
Andare dritti verso una strada, senza esplorare delle alternative: quando scegliamo, per
confermare un opzione, dobbiamo averne almeno confrontate due!
Pensare al lontano futuro: è importante trovare la scuola che sia adatta a voi per come siete
oggi, non che vi andrà bene in futuro. Se trovate quella della vostra misura, sarete comodi e
affronterete il percorso con meno frustrazione!
Se sbagliano a scegliere la scuola cosa possono fare dopo?
Si può sempre cambiare, il sistema scolastico lo consente. Se chiedete a ciascun adulto che
vi circonda scoprirete che ha cambiato tante strade per arrivare dov’è oggi.
Durante la scuola superiore se proprio vi accorgerete di avere sbagliato si potrà cambiare
corso, però non vi arrendete subito. E’ normale all’inizio fare un po’ di fatica, perché dovrete
capire bene il nuovo contesto.
Le capita spesso che i ragazzi le chiedano aiuto?
Si capita. E’ più facile però che sia la scuola a chiedermi di fare un lavoro con ragazzi e
genitori. Questo perché scegliere la scuola non è una questione di alcuni, appartiene a tutti.
Quindi è utile che siate tutti coinvolti , perché è un’occasione di crescita!
(Alberto)