Dopo aver scritto dal nostro punto di vista l’utilità e l’importanza dell’educazione stradale (vedi articolo Un insegnamento per la vita), abbiamo pensato di parlare direttamente con la vigilessa Angiola Gervasio per sapere come è nata nella polizia municipale l’idea di proporre questi corsi nelle scuole.
Come mai voi vigili urbani avete deciso di offrire queste lezioni e dedicare il vostro tempo a noi ragazzi?
Affinchè vi si possa avvicinare alla giusta educazione e al giusto comportamento in strada, e affinchè ci possiate pensare come a delle figure di supporto e non come dei nemici.
Che genere di reazione vi aspettate alla fine del progetto?
Ci auguriamo che i ragazzi ricordino almeno parte di ciò che abbiamo detto, di modo che sappiano come comportarsi in determinate situazioni.
Quali reazioni avete ottenuto fino ad ora? Vi hanno soddisfatto?
L’imnteresse è stato alto ma, avendo 2 classi allo stesso temp,o l’attenzione tende a calare, sebbene la partecipazione di voi ragazzi sia stata ugualmente soddisfacente.
A quali tipi di scuole è rivolto il progetto?
Il progetto è rivolto sia alle scuole elementari che alle medie.
In base a quale criterio avete deciso di cosa parlare e avete strutturato le lezioni?
L’ufficio Educazione Stradale della scuola del corpo ci fornisce il materiale, mentre siamo noi a strutturare e ampliare le lezioni in base al pubblico con il quale abbiamo a che fare.
Comi mai avete pensato di organizzare l’ultima lezione fuori dalla scuola?
Abbiamo pensato di farvi conoscere in modo più diretto e interessante le cose di cui abbiamo parlato in classe.
Ecco dunque qualche foto di questa breve ricognizione intorno alla scuola con i nostri amici vigili!
(Lanting Lavinia e Ricotti Andrea Giulia)