GENERE: romanzo
VOTO:■■■■■
Questo libro, ambientato in Texas nel 1899, parla di Calpurnia, una bambina di undici anni che vive in una fattoria con i suoi sei fratelli, i suoi genitori, suo nonno e la cameriera Viola.
Gli altri, in particolare la mamma, si aspettano che lei, crescendo, diventi una brava padrona di casa e la obbligano a fare alcune cose che detesta, come suonare il pianoforte, cucire e cucinare. A poco a poco, grazie al nonno e ai consigli del fratello maggiore Harry, che le vuole molto bene, si rende conto di cosa la rende davvero felice e sogna di diventare una naturalista.
Le vicende si svolgono nella casa di Calpurnia, nei prati e nei boschi circostanti dove la ragazzina scopre e studia i misteri della natura e nel paese non molto distante.
Calpurnia è simpatica, molto curiosa e determinata, sa osservare con attenzione e riflettere. Vuole molto bene ai fratelli e in particolare ha fiducia in Harry; nel corso della vicenda impara a conoscere sempre meglio il suo saggio nonno, del quale all’inizio aveva un po’ di timore, e costruisce con lui un rapporto speciale. La figura del papà di Calpurnia è un po’ in secondo piano e la mamma non riesce a entrare in relazione con lei, probabilmente perché la sente molto diversa da sé.
La storia è raccontata dal punto di vista di Calpurnia; l’autrice usa un linguaggio semplice e arricchito da descrizioni e dialoghi.
Il romanzo mi è piaciuto e mi ha coinvolto, perché la protagonista ha più o meno la mia età e mi sono identificata in lei nel suo tentativo di capire ciò che vuole fare nella vita e di non rinunciare alle sue passioni.
Il mio passo preferito è quello in cui Calpurnia, il giorno di Capodanno, vede la neve per la prima volta ed è pazza di gioia, perché anche a me la neve trasmette felicità.
(Fabiola, III B)
Io cel’ho un libro identico
una mia amica l’ha letto e le è piaciuto tantissimo… lo voglio provare!!! ( io non sono proprio un parere illustre leggo tutto anche le etichette del burro)